Moon Impact Probe era stato sganciato 25 minuti prima dal satellite orbitante
NEW DELHI - Il modulo Moon Impact Probe (soprannominato Aditya), rilasciato 25 minuti prima dalla sonda indiana Chandrayaan-1, è arrivato sulla Luna alle 16,04 ora italiana. Lo ha annunciato un portavoce dell'Agenzia spaziale indiana (Isro). Chandrayaan-1 era stata lanciata lo scorso 22 ottobre dalla base di Srihakot, nello Stato indiano dell'Andra Pradesh. Dal 4 novembre era entrata nell'orbita lunare.
OBIETTIVI - Obiettivo della missione è sperimentare le tecniche di allunaggio su un punto predeterminato della superficie (in questo caso un cratere del polo Sud), oltre che studiare in un periodo di due anni la composizione dell’atmosfera lunare e del suolo nel punto di impatto, grazie a uno spettrometro di massa. La sonda trasporta inoltre un radar altimetro per seguire la traiettoria di discesa e una telecamera. Uno dei principali esperimenti è la ricerca dell'isotopo elio-3, che si presume molto più abbondante sulla Luna rispetto alla Terra.
ENTUSIASMO - Grande entusiasmo al centro spaziale indiano a Bangalore, che hanno seguito passo passo le ultime fasi della missione. Quando è giunto il segnale di atterraggio riuscito è scoppiato un grande applauso. La missione è costata circa 80 milioni di dollari. L'India ha inaugurato il suo programma spaziale nel 1963.
Una notizia importante sicuramente dal punto di vista scientifico, ma anche comprendente altre particolari sfumature su cui vale la pena riflettere.
Se si pensa all’India anche solo vent’anni fa non era altro che uno dei cosiddetti paesi “in via di sviluppo”, ora invece si ritrova ad avere una propria sonda spaziale appena atterrata sulla luna.
L’India, come nazione, ha compiuto negli ultimi vent’anni una crescita vertiginosa dal punto di vista politico e soprattutto economico, anche se si presenta come un paese ancora piuttosto tradizionalista per quanto riguarda l’ambito sociale.
È un paese che solo negli ultimi tempi ha avuto la capacità di affacciarsi nell’economia globale, riuscendo ad imporsi sempre di più e a collaborare con paesi già sviluppati come gli Stati Uniti e l’Europa.
Ed è senza alcun dubbio una nazione che soppianterà le attuali potenze economiche nel giro di una quindicina di anni, trovando un buon posto al fianco della già potentissima Cina.
Questa notizia di carattere scientifico, insomma, non è altro che un campanello che ci avverte del fatto che sta arrivando una nuova potenza, pronta a spartirsi ogni risorsa, e noi non possiamo fare altro che accettarla.
NON RINUNCIATE AD USCIRE
16 anni fa
1 commento:
E il miglior modo di fronteggiare la futura situazione è potenziare il più possibile il nostro sistema economico, cercando di limitare il più possibile la dipendenza da altri paesi.
ci sono molti modi per raggiungere questo obiettivo: adottare nuove strategie economiche di stampo neshiano, o trovare valide alternative energetiche, finanziando notevolmente la ricerca (sapendo che si recupererà l'intera somma investita) o ancora creando questa benedetta Federazione Europea che è in una fase di stallo da troppi anni.
PS: brava gloria, un'ottima analisi dell'articolo!
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