
Il 20 novembre è la giornata universale del bambino, la giornata che celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York nel 1989. La dichiarazione universale dei diritti del fanciullo però risale al 1959, e nel preambolo contiene una frase che già da sola è in grado di far riflettere e riassume in se i doveri che la società ha nei confronti dei bambini: “L’umanità ha il dovere di dare ai bambini il meglio di se stessa”.
Oggi c’ è una grande attenzione nei confronti dei bambini e del loro futuro. La società dei grandi spera che nel futuro dei loro piccoli ci sia un mondo pacifico e giusto, ma molto spesso ci si dimentica che la responsabilità di questo è proprio degli adulti, gli stessi che a volte abusano nei loro confronti. È proprio per questo che i bambini tendono ad imparare ad essere sempre meno bambini e meno illusi. Ma non deve essere così; i bambini devono avere la possibilità di divertirsi, andare a scuola ed essere sereni. Essere sereni ed amati è un loro diritto, questo è espresso nel sesto punto della dichiarazione dei diritti dei bambini: “Il fanciullo, per lo sviluppo armonioso della sua personalità, ha bisogno di amore e di comprensione. Egli deve, per quanto è possibile, crescere sotto le cure e la responsabilità dei genitori e, in ogni caso, in un’atmosfera d’affetto e di sicurezza materiale e morale. Salvo circostanze eccezionali, il bambino in tenera età non deve essere separato dalla madre. per un bambino è di primaria importanza poter contare su un affetto, senza il quale non può vivere, né fisicamente, né psicologicamente”.
Una particolare attenzione poi va ai bambini che vivono al di fuori della nostra attenta comunità, a quei lontani bambini che ogni giorno devono affrontare situazioni ben più difficili delle nostre.
Questi sono gli impressionanti dati che l’UNICEF ha raccolto per quanto riguarda i diritti negati dell’infanzia nel mondo:
- 11 milioni di minori muoiono ogni anno, prima di avere compiuto i 5 anni, per malattie o problemi che potrebbero essere facilmente eliminati: malattie intestinali, polmoniti, e malattie prevenibili con le vaccinazioni come morbillo, pertosse, tetano, difterite, tubercolosi
- 150 milioni di bambini soffrono di malnutrizione
- 123 milioni di bambini non hanno mai frequentato la scuola. Di questi, la maggioranza sono bambine
- 211 milioni di bambini lavorano
- 600 milioni di bambini, cioè un quarto dei bambini di tutto il mondo, vivono in condizioni di estrema povertà
- 2 milioni di bambini sono morti, nel corso dello scorso decennio, a causa di conflitti armati
- 20 milioni sono stati costretti a abbandonare le loro case
- 300 mila bambini sono stati reclutati e combattono in diversi paesi africani, asiatici e del Medio Oriente in eserciti regolari e gruppi armati di opposizione
- 130 milioni di donne hanno subito, da bambine, mutilazioni sessuali e ogni anno altri due milioni di bambine le subiscono
- oltre 1 milione di bambini ogni anno sono vittime dei trafficanti, vengono “comprati” e costretti a subire abusi e sfruttamento
- 14 milioni di bambini hanno perso la madre, il padre o entrambi i genitori a causa dell’Aids
Morti per malattie, malnutrizione o guerre, analfabeti, orfani costretti al lavoro forzato ed a vivere in condizioni di precarietà, costretti ad abbandonare le proprie case e a fare il compito del soldato, vittime di mutilazioni sessuali, traffici, abusi e sfruttamenti, queste sono le condizioni di milioni e milioni di bambini nel mondo che nonostante le numerose iniziative non hanno la fortuna di vivere la loro infanzia.
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